Smaltimento Rifiuti Pericolosi

Dal 2012, costante attenzione all’ambiente

Valmeg si occupa della raccolta e smaltimento rifiuti pericolosi e non pericolosi provenienti da attività produttive o di servizio. Ad esempio, l’azienda si occupa del ritiro di rifiuti provenienti da autofficine.

Tra i rifiuti speciali che vengono gestiti da Valmeg ci sono l’olio usato, le batterie esauste al piombo, gli stracci e la segatura sporchi di olio, i filtri usati dell’olio, il rottame ferroso, il liquido antigelo usato, le pastiglie usate dei freni, le lattine e i barattoli sporchi di olio.

Tutte le operazioni di raccolta e smaltimento dei rifiuti pericolosi e non pericolosi vengono svolte in conformità alla normativa ambientale, garantendo la corretta documentazione e la massima sicurezza.

Valmeg fornisce, se necessario, i contenitori conformi alla legge, dotati di chiusure adeguate per evitare la fuoriuscita dei rifiuti.

Inoltre, l’azienda dispone di dispositivi per effettuare in condizioni di sicurezza le operazioni di riempimento e svuotamento dei mezzi di raccolta, al fine di rendere sicure e agevoli le operazioni di movimentazione.

Smaltimento rifiuti pericolosi e non, come:

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    Gestione e smaltimento rifiuti pericolosi e non pericolosi centro Italia

    La corretta gestione e smaltimento dei rifiuti pericolosi e non pericolosi è fondamentale per tutelare l’ambiente e la salute pubblica. In Italia, la normativa in vigore regola in modo dettagliato le procedure da seguire per evitare rischi e garantire il rispetto delle leggi ambientali.

    Valmeg opera nel centro Italia, in particolare in Toscana, Lazio e Umbria per assicurare un corretto smaltimento dei rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi.

    Cosa sono i rifiuti pericolosi?

    I rifiuti pericolosi sono quei rifiuti che, a causa della loro natura chimica, fisica o biologica, presentano caratteristiche dannose per l’ambiente o per la salute umana. Le caratteristiche che rendono un rifiuto pericoloso sono: infiammabilità, tossicità, corrosività, reattività chimica.

    Esempi di rifiuti pericolosi includono:

    • Solventi chimici;
    • Oli esausti;
    • Batterie e accumulatori;
    • Vernici, collanti e resine;
    • Rifiuti medici contaminati;
    • Materiali contenenti amianto.

    Quali sono i rifiuti non pericolosi?

    I rifiuti non pericolosi sono tutti quei rifiuti che non presentano le caratteristiche di pericolosità definite dalla normativa europea e nazionale. Questi rifiuti non contengono sostanze tossiche o dannose, ma devono comunque essere gestiti correttamente per evitare impatti negativi sull’ambiente.

    Alcuni esempi comuni includono:

    • Imballaggi in carta, plastica, vetro o metallo;
    • Residui di lavorazione non pericolosi;
    • Rifiuti organici derivanti da attività agricole o industriali;
    • Macerie da demolizioni edili (se non contaminati da sostanze pericolose).

    La principale differenza nella gestione dei rifiuti pericolosi e non pericolosi risiede nella complessità delle procedure e negli obblighi legali.

    I rifiuti pericolosi richiedono un trattamento speciale, mentre i rifiuti non pericolosi possono essere smaltiti in maniera più semplice, spesso attraverso processi di recupero.

    Normativa sullo smaltimento rifiuti pericolosi e non pericolosi in Italia

    La normativa sullo smaltimento dei rifiuti pericolosi e non pericolosi in Italia è il Decreto Legislativo 152/2006 (Testo Unico Ambientale), che stabilisce le modalità per lo smaltimento corretto di tutti i tipi di rifiuti. Secondo questa normativa, le aziende produttrici di rifiuti pericolosi e non pericolosi hanno l’obbligo di classificare correttamente i rifiuti, registrare e documentare tutte le operazioni di smaltimento e recupero e affidarsi solo a impianti autorizzati per lo smaltimento o il riciclo.

    Lo smaltimento dei rifiuti pericolosi richiede una gestione particolarmente rigorosa. Essi devono essere trattati da operatori autorizzati, che seguono procedure di sicurezza specifiche per evitare dispersioni nell’ambiente. Il trasporto dei rifiuti pericolosi è regolamentato dal Formulario di Identificazione dei Rifiuti (FIR), che garantisce la tracciabilità dal produttore fino all’impianto di smaltimento.

    Anche lo smaltimento dei rifiuti non pericolosi deve essere effettuato in impianti autorizzati, ma la loro gestione non è soggetta a normative altrettanto stringenti. Tuttavia, molte tipologie di rifiuti non pericolosi possono essere recuperate o riciclate, contribuendo a ridurre l’impatto ambientale.

     

    Smaltimento rifiuti officina meccanica

    Le officine meccaniche producono diverse tipologie di rifiuti, tra cui oli esausti, filtri dell’olio, batterie, solventi e materiali metallici. Questi rifiuti devono essere gestiti correttamente per evitare danni ambientali e sanzioni. Anche per lo smaltimento dei rifiuti da officina meccanica, la normativa di riferimento è il Decreto Legislativo 152/2006, che impone la classificazione dei rifiuti pericolosi e non pericolosi e la loro tracciabilità attraverso il Formulario di Identificazione dei Rifiuti (FIR).

    Le officine meccaniche devono quindi affidarsi a operatori autorizzati per lo smaltimento e il riciclo, garantendo il trattamento sicuro di ogni tipologia di rifiuto.

     

    Perché è importante affidarsi a un servizio di smaltimento rifiuti speciali certificato?

    Lo smaltimento improprio dei rifiuti pericolosi e non pericolosi comporta pesanti sanzioni amministrative e penali. Le sanzioni variano in base alla gravità dell’infrazione, e possono includere multe, sospensione delle attività o, nei casi più gravi, conseguenze penali per i responsabili. È quindi fondamentale rispettare tutte le normative vigenti per evitare ripercussioni legali.

    Per essere in regola con la normativa italiana, le aziende devono affidarsi a operatori autorizzati e certificati per lo smaltimento dei rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi. Un servizio professionale di gestione rifiuti ne garantisce il trattamento sicuro, rispettoso dell’ambiente e a norma di legge, nonché la corretta classificazione, tracciabilità e il rilascio della documentazione completa per ogni fase del processo di smaltimento.

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